La polizia trova una macchina incendiata con dentro il cadavere di una donna, irriconoscibile a causa delle ustioni riportate. Grazie alla targa dell'autovettura e ad alcuni effetti personali, Moser risale all'identità della vittima. Si tratta della moglie di un agente di borsa. Moser decide di andare a trovarlo per dargli la tragica notizia. Ma, anche se ha un alibi di ferro, la reazione del marito non convince del tutto la polizia. Nonostante l'uomo abiti in uno stabile in cui il portiere registra gli orari di entrata e di uscita di tutti gli inquilini, e quest'ultimo testimoni che l'uomo non si era mosso da casa quel giorno, Moser ordina comunque di fare l'autopsia sulla donna. Dai risultati si scopre che la vittima, anche se malata di diabete, aveva bevuto superalcolici. Cosa del tutto proibita a chi soffre di questa malattia. Nel frattempo viene uccisa un'altra donna, e anche questo cadavere è irriconoscibile. Moser sospetta che ci sia una relazione tra i due omicidi. Dopo aver scoperto che la seconda vittima era una prostituta, e che un'amica di quest'ultima era scomparsa qualche giorno prima, Moser inizia a pensare che il primo cadavere non sia quello della moglie dell'agente di borsa. Grazie al dottor Graf, si riesce a ricostruire, al computer, la fisionomia del primo cadavere. È quello della ragazza scomparsa. Ma allora dove era finita la moglie dell'agente di borsa? Stockinger scopre che l'uomo, qualche mese prima, aveva stipulato a nome della moglie alcune polizze assicurative. Il mistero è svelato: il marito aveva simulato la morte della moglie, che nel frattempo si era nascosta nel sottotetto del loro appartamento, per riscuotere i premi assicurativi. Alla luce delle nuove prove, l'uomo tenta di fuggire per i tetti della sua casa ma, grazie a Rex, non riesce ad andare lontano.